domenica 9 febbraio 2014

PESCE CRUDO: CARTELLO OBBLIGATORIO IN PESCHERIA

Negli ultimi anni, anche in Italia, si sta largamente diffondendo il consumo di pesce crudo.
Non tutti sanno che mangiare pesce crudo comporta alcuni rischi legati ad intossicazioni, ad infezioni da germi patogeni e a patologie causate dall’ingestione di parassiti.
Soltanto un processo di cottura adeguato dei prodotti della pesca elimina questi pericoli.
Il rischio maggiore,  per chi consuma pesce crudo è dato da un genere di nematode parassita chiamato Anisakis, che si trova nelle viscere di molti prodotti ittici. 
L'ingestione di pesce crudo o appena affumicato, contenente larve di Anisakis, può causare parassitosi o reazioni allergiche
Chiunque somministri pesce crudo ai consumatori deve prima “abbatterlo” e portarlo a -20°C  per almeno 24 ore, in modo da distruggere il parassita.
Per scongiurare il rischio di contrarre tale patologia nelle preparazioni casalinghe, in base al Decreto del Ministero della Salute del 17 Luglio 2013, si informa il consumatore che volesse "consumare pesce crudo, marinato o non completamente cotto a congelare il prodotto per almeno 96 ore a – 18 °C in congelatore domestico con 3 o più stelle".
Sulla Gazzetta Ufficiale del 10 Agosto scorso è stato pubblicato il Decreto del Ministero della Salute del 17 Luglio 2013, avente come oggetto: “Informazioni obbligatorie a tutela del consumatore di pesce e cefalopodi freschi e di prodotti di acqua dolce, in attuazione dell’articolo 8, comma 4, del decreto-legge 13 settembre 2012 n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189”.
Il decreto ha stabilito che tutti gli operatori del settore alimentare, che offrono in vendita al consumatore finale pesce anche di acqua dolce e cefalopodi freschi, sfusi o preimballati per la vendita diretta, debbano esporre un apposito cartello con le sopra citate informazioni per un “corretto impiego di pesce e cefalopodi freschi”.
Secondo l’ordinanza il cartello deve essere apposto e deve essere facilmente visibile dalla posizione in cui il consumatore prende o riceve la merce. Le informazioni riportate devono essere chiaramente leggibili ed in nessun modo nascoste, oscurate, limitate o separate da altre indicazioni scritte o grafi che o da altri elementi suscettibili di interferire.


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